giovedì 17 aprile 2008

182 - Riso "a la espanyola" ovvero pilaf sefardita al pomodoro




Questo pilaf degli ebrei di Salonicco era un mito gastronomico nella mia famiglia.
Mia madre non ha mai saputo farlo (o mai voluto...), perché mia zia paterna lo faceva così bene che lei non avrebbe sopportato le critiche di mio padre.
In effetti è molto buono, anche se semplicissimo, e accompagna a meraviglia qualsiasi piatto di carne o verdure.
Il nome giudeo-spagnolo che gli davano è: "arroz a la espanyola". Perché e come mai, non l'ho mai scoperto. Gli ebrei sefarditi sono stati cacciati dalla Spagna nel 1492 e il pomodoro è arrivato in Spagna nel '600, quindi non possono essersi portati dietro una ricetta al pomodoro...Un giorno dovrò delucidare questo mistero...

Per 4 persone:
1 scatola di polpa di pomodoro di buona qualità (la migliore sul mercato in questo periodo - e non mi pagano - è la "Polpa Fine" della marca SLunga)
250g di riso lungo (ottimo il basmati)
Olio d'oliva e.v.
Zucchero
Sale e pepe

Fare addensare la polpa di pomodoro in tegamino o in padella con olio.
Quando è bella densa aggiungere un cucchiaino da caffè scarso di zucchero, sale e pepe.
Aggiungerci un bicchiere di acqua e lasciare cuocere a fuoco molto basso per una decina di minuti.
Scaldare il riso NON LAVATO e asciutto in olio in pentola, girando e non lasciandolo tostare.
Quando il riso è molto caldo, versare la salsa di pomodoro, acqua q.b. per cuocere il riso e lasciate cuocere fino a quando non appaiono piccoli crateri sulla superficie del riso.
In quel momento, levare la pentola dal fuoco, coprirla ermeticamente con aluminio e coperchio e lasciare finire di gonfiare senza fuoco per una quindicina di minuti o più.
Come per tutti i pilaf, può essersi formata una crosticina dorata in fondo. E' la parte migliore, dicono...

2 commenti:

Sara ha detto...

Il tuo blog è DAVVERO spettacolare!
Con questa ricetta mi hai fatto fare un tuffo nell'infanzia. IL riso al pomodoro (così lo chiamavamo semplicemente, come se non fosse possibile farlo altrimenti!) era uno dei miei piatti preferiti da bambina. Wow. Quando torniamo in vacanza in Italia questa estate passiamo da Firenze a trovarti.

Jean-Michel ha detto...

Grazie Sara!
Anche il tuo di blog non è malaccio! In questi giorni avrò modo di starci un pò a lungo.
:)))
Mi farebbe molto piacere conoscervi, dai!