lunedì 10 marzo 2008

4 -Falafel o ta'mia


In Egitto, queste crocchette si fanno prevalentemente con le fave, in Libano e Israele con i ceci, ma c'è anche chi le fa con tutti e due.

Preferisco quest'ultima versione perché la trovo più delicata.

Per 6 persone 300g di ceci ammollati crudi
un bel mazzetto di prezzemolo sminuzzato
5 spicchi d'aglio sminuzzati 1 cucchiaino da caffè colmo di cumino verde arabo o indiano in polvere
4 rametti di coriandolo fresco (facolativo) sminuzzato
1 cucchiao da minestra di olio e.v.
poco sale
olio da friggere

(c'è chi ci mette anche la cipolla grattata...io no.)

Mettete i ceci (crudi, mi raccomando...) nel frullatore e riduceteli in una pasta non completamente liscia (cuocerebbe male perché troppo compatta, invece l'olio deve friggere anche l'interno delle polpettine) ma sufficientemente omogenea per potere formare delle polpetine grosse come noci che non si sfarinino a toccarle. Caso mai aiutatevi con un goccio d'acqua se l'olio non basta. Condite l'impasto con tutti gli altri ingredienti e formate delle polpettine che buttate nell'olio bollente a friggere. Quando sono dorate appogiatele su carta assorbente e servitele calde. Nota: -i miei falafel hanno una forma cilindrica perché li faccio con uno strumentino a molla speciale per falafel che non si trova da nessuna parte in Italia, ma va bene anche sferici. -Qualcuno si diverte a togliere la buccia ad ogni cece prima di frullarli. Lo ritengo inutile (mica son certosino...). i falafel si mangiano con la salsa tahina (ricette seguente).




Tahina o T'hina o Tahini o Tahine La tahina all'origine è una pasta di sesamo che si compra in barattolo e che è densa e color caffellatte. La tahina di qualità inferiore è spesso amara ed è un problema...Anche se poi il succo di limone stempera molto l'amarezza, bisogna rivolgersi a qualcuno che ve la venda di buona qualità, e usare comunque olio di oliva extravergine che non sia amaro per niente altrimenti l'amarezza aumenta... Ad ogni modo: per la quantità di falafel indicata usate un bel cucchiaio da minestra colmo di tahina in pasta (avendo buttato via l'olio di governo del barattolo), che ridurrete in crema liscia e scorrevole (ma non troppo liquida) nel frullatore, con PRIMA il succo di un limone e due cucchiai da minestra di acqua tiepida, che diluiranno la pasta. Quando è bella diluita, bianca avorio, scorrevole e liscia potete aggiungere l'olio, ma SOLO allora perché se lo mettete prima di diluire la pasta questa si addensa a palla durissima che vi blocca il frullatore (col rischio di bruciare il motore...). Condite poi la crema con aglio sminuzzato piacere e sale.

5 commenti:

Lisa ha detto...

Maestroooooo...questi li conosco bene...:-)
Quanti ne abbiamo fatti in 20 giorni?
1000?
:-)

Jean-Michel ha detto...

Di più...di più...
:)))

marcella candido cianchetti ha detto...

buoni buoni w l'egitto libero buona serata

Mammazan ha detto...

Ciao!!!
Adoro le felafel..mi ricordo che quando ero a Bagdad ce le facevamo portare ogni giorno da un ristorantino vicino all'istituto Italo-Iraqueno dove lavoravamo.
Le ho mangiate anche negli Usa , ma erano più grandi come dimensioni ma ugualmente buone...
Volevo sapere se sei tu che hai inoltrato la richiesta di amicizia su FB , richiesta che è finita nello Spam. Ma certo che la confermo, ma non so cosa ho combinato ma non sono riuscita a confermarla in modo corretto.
Te ne chiedo scusa!
Un bacione e buona giornata

Jean-Michel ha detto...

Si, probabilmente sono io... Grazie!!!!