martedì 23 febbraio 2010

393 - Padellata in testa...



Se m'interessa la cucina cosìdetta etnica o multietnica è precisamente perché insegna sempre qualcosa di ogni popolo considerato, a prescindere dai concetti di "buono" o "cattivo", che sono concetti estremamente relativi e soggettivi.
Questo per introdurre alcune mie considerazioni sul modo in cui troppo spesso si tende a presentare la cucina propria come quella "migliore", come se ci fosse una cucina "migliore" o "peggiore" di altre, e parto da una trasmissione RAI sulla cucina e i prodotti italiani nel mondo, dove la presentatrice esordisce con: "nei Paesi Bassi non c'è grande tradizione culinaria, a parte qualche zuppa..." Ho chiuso subito. Non perché mi fa semplicemente arrabbiare questa dichiarazione tendenziosa (si capisce subito dove la trasmissione stessa vuole andare a parare...) ma perché mi fa capire d'entrata che il livello culturale della medesima sarà pietoso e privo di ogni riflessione edificante. Certo, la cucina non è il luogo del Pensiero Filosofico o della Speculazione Intellettuale (anche se fior di pensatori famosi e anche di filosofi ne hanno scritto cose di altissimo livello), ma non può nemmeno essere il luogo della banalizzazione e del "cocoricò" dove per mettere in valore la propria si deve denigrare stupidamente e d'entrata quelle altrui...
Non è vero che la cucina dei Paesi Bassi non ha tradizione. Tutte le cucine del mondo hanno tradizione: la propria, ma bisogna sapere saltare con un balzo deciso e curioso dal proprio piatto di spaghetti verso un bel piatto di carbonade, di waterzooi, di boerenkoel, di hutspot o di aringhe affumicate per capirlo.
Tutt'il resto è propaganda, e io, la propaganda pura, non la bevo...

Comunque, per correttezza, la trasmissione è qui:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f00ceaf3-a7dc-442d-ab2b-56ba212977c1.html?p=0

4 commenti:

Anonimo ha detto...

SEI TREMENDO CHEF!


FIL

Alice Martini ha detto...

Non posso che concordare in pieno con quanto scrivi... quante volte mi è capitato di arrabbiarmi per questo genere di discorsi insensati! E quel che è peggio, spesso me li sono sentiti fare da persone la cui cucina quotidiana si riduceva a semilavorati o ai soliti quattro salti e via dicendo, lodati (!) per la loro bontà e rapidità (su questo non discuto), lanciandosi poi in lodi sperticate per la cucina italiana (?) e denigrando brutalmente quella degli altri, targata nel più bonario dei casi come "schifezza".
Ecco, mi sto arrabbiando anche solo a parlarne! ;)

dede leoncedis ha detto...

Siamo accerchiati da gente che esibisce la propria ignoranza come se fosse un merito, mi sorprendo che la cosa ancora ti sorprenda!

Jean-Michel ha detto...

Dede, per sorprendermi non mi sorprende... ma quando ce vò ce vò...