lunedì 3 novembre 2008

310 - Fiera del formaggio di Fossa a Talamello (PU)

Ricevo e volentieri diffondo:
COMUNE DI TALAMELLO (PU)
Presenta
XXIII Fiera del FORMAGGIO DI FOSSA
L’Ambra di Talamello
Domenica 9 e 16 novembre ‘08
Talamello (PU), centro storico
Grande festa a Talamello, patria del prelibato formaggio stagionato nelle fosse scavate nella roccia arenaria, come da antica tradizione introdotta nel Medioevo. Una prelibatezza da non perdere, definita dal poeta Tonino Guerra come “L’Ambra di Talamello”, per via dello straordinario colore che assumono le arenarie alla riapertura delle fosse.
Domenica 9 e 16 novembre a Talamello, suggestivo borgo nel cuore del Montefeltro, in provincia di Pesaro-Urbino, l’Amministrazione comunale e i produttori invitano tutti i buongustai alla XXIII^ Fiera del Formaggio di Fossa, L’Ambra di Talamello, appuntamento che si rinnova anno dopo anno e che è diventato oramai un evento cardine dell’autunno feltresco. Nelle due domeniche di novembre il delizioso borgo diventerà infatti una vera e propria terrazza del gusto, dalla quale si potrà anche ammirare il suggestivo paesaggio del Montefeltro.
Talamello è, insieme a Sogliano sul Rubicone, la “patria” del formaggio di fossa. Una storia e tradizione unica nata nel Medioevo e tramandata fino ai nostri giorni.
Il prelibato prodotto di oggi è dunque il risultato di quella usanza che si rinnova e che trova ampia documentazione attestante la fedeltà ai procedimenti di produzione e infossatura antichi. Talamello è tra l’altro l’unica realtà che conserva l’antica consuetudine di infossare il formaggio solo una volta all’anno.
La fiera sarà ricca di sorprese, iniziative ed eventi, tra cui risalteranno i sapori. Negli stand gestiti dall’Associazione Culturale “Talamello in festa” e dalla Pro Loco, oltre che nei ristoranti del centro, si troveranno appetitosi e originali menu a base di formaggio di fossa e, come in ogni edizione, saranno proposti i “gemellaggi gastronomici” con altre produzioni tipiche e tradizionali d’Italia. Quest’anno L’Ambra di Talamello convolerà a nozze con due specialità calabresi: l’Anona e il Bergamotto. Incontri, conferenze e spettacoli arricchiranno come di consueto le giornate della fiera.
Ma Talamello offre tante altre risorse… Infatti, oltre a preservare le fosse che custodiscono il sapore irripetibile del formaggio, il piccolo borgo è anche uno scrigno d’arte, per la presenza di importanti opere quali il Crocefisso di Scuola giottesca (Giovanni da Rimini, 1300); la ‘Cella’, adiacente al cimitero, recentemente restaurata, affrescata, nel 1437 da Antonio Alberti da Ferrara; il Museo-pinacoteca Gualtieri “Lo splendore del reale”, costituito dai 42 dipinti che il pittore italo-francesce di origini talamellesi Fernando Gualtieri ha donato al Comune. Un piccolo tesoro da non perdere.
Info: tel. 0541 920036 - fax 0541920736, e-mail: r.rossi@comune.talamello.pu.it
IL PROGRAMMA DELLA FIERA
DOMENICA 9 NOVEMBRE 2008
Ore 9,00 – apertura fiera
Ore 11,00 – Sala Don Bosco – P.zza Garibaldi. Inaugurazione.
Sapori da meditazione: gemellaggio gastronomico del formaggio di fossa L’Ambra di Talamello con l’Anona e il Bergamotto di Reggio Calabria. Partecipano i rappresentanti delle istituzioni e dei produttori.
Dalle ore 11,30 – stand gastronomici
Ore 16,00 – Museo pinacoteca Gualtieri – via A.Saffi / Talamello scrigno d’arte
"Lo splendore del reale" nelle opere del pittore Fernando Gualtieri
Relatore: Prof. Franco Bonilauri, Storico dell'arte e Direttore del Museo Ebraico di Bologna
Musiche dal mondo con i MET DA SGUN
DOMENICA 16 NOVEMBRE 2008
ore 9,00 – apertura fiera
ore 11,00 – Sala Don Bosco – P.za Garibaldi
L’Ambra di Talamello incontra il “Farro di San Lorenzo in Campo”: presentazione del quaderno “Piccole storie intorno al farro” della Collana Gustosa della Confcommercio di Pesaro e Urbino(*).
Dalle ore 11,30 – stand gastronomici
Musica etnica e popolare con SIMAN TOV
(*) A giugno 2009, in occasione della II edizione di Farro fest a San Lorenzo in Campo, presentazione del secondo quaderno della Collana Gustosa dedicata al formaggio di fossa di Talamello.
NELLE DOMENICHE 9 e 16 NOVEMBRE
(dalle ore 9 alle ore 18)

Vendita del formaggio di fossa direttamente dai produttori.
Stands gastronomici con il formaggio di fossa in abbinamento ai prodotti gemellati e a marmellate e mieli.
Sarà inoltre possibile acquistare i prodotti gemellati con L’Ambra di Talamello:
Lardo di Colonnata (2000) - Lenticchie di Castelluccio di Norcia (2002) - Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (2003) - Oliva tenera Ascolana, Mela rosa dei Sibillini (2004) - Olio extravergine di Oliva di Colbordolo (2005) - Cipolla di Cannara (2006) – Radicchio Rosso di Treviso (2007) - Culattello di Carpegna (2007) - Anona e Bergamotto (2008) - Farro di San Lorenzo in Campo (2008)
Degustazioni guidate, a cura della Regione Marche-Assessorato Agricoltura e AIS/Delegazione Urbino-Montefeltro, del formaggio di fossa in abbinamento alle produzioni tipiche e ai vini marchigiani.
Gli alunni della Scuola Primaria Statale a tempo pieno di Talamello, in veste di Miniguide turistiche, accompagneranno i visitatori alla scoperta del patrimonio artistico e delle fosse.
A TAVOLA CON L’AMBRA
I ristoranti di Talamello proporranno menù a base di formaggio di fossa.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai ristoranti:
- LA LOCANDA DELL’AMBRA (centro storico)– piazza Garibaldi, Talamello (tel. 0541 920902)
- TAPIR&GLO (centro storico) - piazza Garibaldi, Talamello (tel. 0541 920430)
- PUNTO A CAPO – via Cava, Talamello (tel. 0541 922783)
- TANHA’ – Giardino Roccioso (Loc. Borgnano), Talamello (tel. 0541 921231)
DOVE SI PUO’ ACQUISTARE IL FORMAGGIO DI FOSSA A TALAMELLO
- La Locanda dell’Ambra, piazza Garibaldi 28, Talamello (tel. 0541920902)
- Mini market di Balducci Stefano, via Poggiale 17, Cà Fusino, Talamello (tel. 0541 920629)
- Macelleria Cappella Gianfranco, via D.Monti 33, Cà Fusino, Talamello (tel. 0541921686)
- Bar Trattoria Tapir&Glo, piazza Garibaldi 30, Talamello (tel. 0541 920430)
INFO
Comune di Talamello – tel. 0541 920036 – fax 0541 920736
www.comune.talamello.pu.it e-mail: r.rossi@comune.talamello.pu.it
SERVIZIO BUS NAVETTA DA CAMPIANO (centro commerciale artigianale)
PER TALAMELLO E RITORNO -dalle ore 14 alle ore 18
Organizzazione a cura del Comune di Talamello
con il contributo/collaborazione di:
Associazione Culturale Talamello in festa
Pro Loco Talamello
Regione Marche
Provincia di Pesaro e Urbino
Comunità Montana Alta Valmarecchia
Camera di Commercio di Pesaro e Urbino
Fattorie Italia/Tre Valli
Moncaro
La Locanda dell’Ambra
Albergo Ristorante da Marchesi-Del Turista
Conad
Azienda Agricola Pala Luca
Paolini e Tamburini
Radio Bruno
Valpharma international
Con il patrocinio del Resto del Carlino
APPROFONDIMENTI
LA STORIA DEL FORMAGGIO DI FOSSA - “L’AMBRA DI TALAMELLO”
Secondo la leggenda, le origini del formaggio di fossa risalgono alla seconda metà del 1400. In quel periodo, infatti, i contadini dell’Appennino romagnolo-marchigiano per difendersi dai saccheggi, presero l’abitudine di nascondere le provviste nelle fosse scavate nella roccia arenaria; fu così che, finite le scorrerie e liberatisi dall’oppressione degli eserciti, procedendo al dissotterramento di quanto nascosto, scoprirono che il formaggio aveva cambiato, migliorandole, le proprie caratteristiche. Il formaggio di fossa che oggi troviamo a Talamello è figlio di quella tradizione, che si rinnova mantenendo intatti gli antichi procedimenti di stagionatura. Già nel 1778, come comprovano alcuni documenti trovati nell’Archivio di Stato di Cesena, nel Convento di San Lorenzo di Talamello era consuetudine togliere il formaggio dalle fosse nel mese di novembre. Così, ogni estate, le fosse vengono ripulite e asciugate con un falò di paglia e sterpi poi si ricoprono le pareti con un'intelaiatura di legno e canne foderata di paglia. Le forme ricavate dal latte ovino in agosto si dispongono nelle fosse in sacchi di cotone bianco. Una volta piene, le fosse si chiudono con tavole e gesso, per aspettare, oggi come in passato, la riapertura di novembre, quando il formaggio ha acquistato tutte le sue speciali peculiarità. A questo punto, i visitatori potranno osservare le fosse e rimarranno stupiti dal colore ambrato delle arenarie che per mesi hanno conservato quel “prezioso segreto” al quale il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra ha dato il nome di L’Ambra di Talamello. Talamello è l’unica realtà che ha mantenuto la tradizione di una sola infossatura all’anno, quella tradizionale che si effettua ad agosto, con sfiossatura a novembre.
IL FORMAGGIO DI FOSSA ALL’ASSAGGIO
Di forma spesso irregolare, particolare dovuto alla sistemazione nella fossa, il formaggio di fossa si presenta di colore dal giallo paglierino al nocciola pallido e di pasta chiara e morbida. La struttura è friabile e il sapore dolce e leggermente piccante. Caratteristico il suo aroma di fungo che, insieme a quello di castagna lessa, al sentore di cantina, di telo e di chiuso, si perde non appena viene masticato. Un formaggio da meditazione, che va assaporato poco per volta, masticandolo lentamente. Oltre che grattugiato e saltato in padella con paste e gnocchi, può essere gustato anche con la confettura di fichi e il miele, che ne smorza la forza senza disperderne l'aroma. Il formaggio di fossa a tavola, è un prodotto che presenta caratteristiche organolettiche decisamente nette e persistenti. Considerando che il prodotto va sempre servito su preparazioni calde o comunque a temperature ambiente, le sensazioni che emergono sono sicuramente di buona aromaticità e di leggera piccantezza; presenza di grassezza e tendenza dolce, unite ad una pregevole sapidita’ che provoca succulenza. Con tutte queste importanti caratteristiche, il vino più adatto da abbinare al formaggio di fossa, e’ un vino bianco morbido, elegante e maturo, fine nei profumi e ricco di note aromatiche, con una piacevole freschezza ed una possente struttura che regalano una lunga persistenza gustativa. Il vino deve offrire armonia e capacita’ di avvolgere il palato, per creare uno splendido equilibrio finale. I vini piu’ adatti da abbinare a piatti a base di formaggio di fossa sono: il Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore, il Verdicchio di Matelica, ma anche una Rebola sapientemente affinato.
TALAMELLO SCRIGNO D’ARTE
Talamello, piccolo borgo nel cuore del Montefeltro, ha dato i natali ad Amintore Galli, musicista-musicologo che ha scritto la musica dell’Inno dei lavoratori e
custodisce importanti opere d’arte: il Crocefisso di scuola giottesca (1300) – Chiesa di San Lorenzo; la “Cella” (adiacente al cimitero), recentemente restaurata, affrescata nel 1437 da Antonio Alberti da Ferrara e il Museo-Pinacoteca Gualtieri “Lo splendore del reale”, costituito dai 50 quadri che il pittore Fernando Gualtieri, di origini talamellesi, ha donato al Comune di Talamello – tel. 0541 922893 www.gualtierimuseum.com www.museialtavalmarecchia.it
(nei giorni della fiera il museo è aperto con orario continuato)


4 commenti:

Antonietta ha detto...

buongiorno, Talamello è vicino a casa mia e credimi è un bel posticino.Il formaggio di fossa è glam.

marcella candido cianchetti ha detto...

fortunato ch può andare a fare questi sacrifici palatali ,io mi accingo a farli in quel di napoli! ciao

Kim ha detto...

Jean Michel--it was my turn to worry about you. Hope all is well in your part of the world and you are busy making fabulous meals for some very lucky people.

erika ha detto...

ma PU che provincia è?
è nuova?

interessante il formaggio cuocone bello.
baci